Intanto voglio precisare una cosa: dieta non significa “penitenza per perdere peso”, ma significa stile alimentare. Ci sono diete dimagranti, diete per prendere peso (le più difficili!), diete per problemi di salute, diete di educazione alimentare … insomma: i motivi per voler cambiare registro alimentare sono infiniti.
Ma perché decidiamo di sottoporci ad un cambiamento di stile di vita? Cosa scatta dentro di noi che ci fa dire: “Basta! Cosi non posso continuare”? E’ una cosa fondamentale capire il perché, ed io lo chiedo sempre. E’ importantissimo avere ben presente gli obiettivi che ci poniamo, perché cambiare si può, ma è faticoso visto che ci imponiamo un atteggiamento verso noi stessi ed il cibo che rema contro il nostro istinto. Cambiare si può, ed anche molto, ma bisogna innanzitutto crederci, avere fiducia nella persona che ci guiderà nel nostro percorso, ma soprattutto trovarla in noi stessi.
Un percorso di questo tipo non ha la stessa fatica per tutti, dipende da quanto siamo motivati e soprattutto dal nostro rapporto con il cibo. Per alcune persone a volte bastano dei semplici consigli che risultano essere anche più semplici del previsto, per altri invece è una fatica enorme: come smettere di fumare per un fumatore accanito!
Il ruolo del dietista a volte diventa molto simile a quello del “coach”, che ti sprona e ti fa il “cane da guardia” per dare una spinta in più in quello che spesso non si riesce a fare da soli. Il 90% delle persone che si rivolgono a me hanno già fatto numerosi percorsi alimentari, da sole ed anche seguite. E’ quindi fondamentale trovare la chiave di lettura della situazione del paziente, in modo da trovare la strada giusta per il risultato… e SOPRATTUTTO mantenerlo!