I reni sono organi che io definisco “sacrosanti”. Infatti, a differenza di altri organi (come ad
esempio il fegato), le cellule che lo compongono non sono capaci di rigenerarsi.
Può l’alimentazione incidere sulla loro funzionalità? Certo che sì!
In primis si deve evitare di metterli sotto stress con regimi alimentari drastici (quali ad esempio le
diete iperproteiche) e l’utilizzo di integratori proteici (che non servono al palestrato, ma bensì
dovrebbero essere usati solamente nei casi di malnutrizione). Molto spesso mi capita infatti di
ricevere ex palestrati con la creatinina leggermente alta (indice di sofferenza renale) che piangono
lacrime di coccodrillo per la loro situazione in giovane età.
Se la creatinina risulta essere alterata oppure si ha proprio una diagnosi di insufficienza renale,
l’alimentazione assume un ruolo cruciale, al pari di una qualsiasi terapia farmacologica: infatti uno
stile alimentare mirato può rallentare, se non addirittura frenare, il peggioramento del quadro
clinico, evitando o rimandando il più possibile problematiche molto difficili da gestire (quale ad
esempio la dialisi).